Il mio blog nella vostra lingua!

30.6.13

E poi boh, il principe azzurro porta i leggins

Salve a tutti, lettori e lettrici di AntarVille.
Dopo una lunga ed irrefrenabile assenza, Antarta è di nuovo qui, per voi, a blaterare, blaterare, blaterare e ancora blaterare, blaterare, blaterare e voi di nuovo qui a sopportarmi, sopportarmi, sopportarmi.
Ma stavolta, più che da suggeritrice di video, interprete di sogni e roba varia, vorrei essere un po' la voce di una parte della società a cui appartengo e che spesso viene messa a tacere.
''L'ispirazione'' per questo post, me l'ha data una conversazione tra commensali avvenuta ieri sera, a cui, mio malgrado, ho potuto solo assistere, senza fornire alcun intervento.

Tra discorsi vari, tra un trancio di pizza e l'altro, tra un sorso di Coca-Cola e una chiacchiera, è venuto fuori l'argomento 'omosessualità'. E con questo l'ipocrita affermazione 'oh, ma com'è che i gay sono sempre di più?'.

Partendo dal presupposto che uno che pensa una cosa simile, primo, non ha idea della società in cui vive, secondo, sarebbe meglio che si strozzasse con un boccone anzichè dire una cosa del genere, la tavolata di ieri sera ha preso l'interessante forma di una sede di confronto e discussione, tra pareri contrastanti, com'è 'giusto' che fosse.

'Sei omosessuale, ok. Ma perchè ostentare? A casa tua sii quello che ti pare, ma non venirmi a rompere le scatole'.

Queste le parole della stessa persona di prima.
'Ostentare' non è certo il verbo migliore da utilizzare, mh?
Qui si parla di far notare un tarlo della società, una parte marcia di una concezione di normalità tutta da ricostruire. Non si parla di mettere in mostra a tutti i costi, ma di evidenziare che, porca miseria, c'è un problema, e il problema è che l'amore è amore e, diavolo, tutti quanti faticano così tanto a capirlo.
Ed ecco che si fa il paragone col femminismo. 'Le donne dicevano di poter fare le stesse cose che fanno gli uomini, ma è ovvio che ci sono alcuni mestieri che sono più adatti ad un uomo ed altri che sono meglio per una donna'.
Se le donne evidenziavano tanto la loro uguaglianza con gli uomini, forse era perchè desideravano essere considerate alla loro pari, non perchè ardessero dal desiderio di diventare muratori. Allo stesso modo, se adesso gli omosessuali organizzano manifestazioni o si avvalgono comunque di mezzi che portino le 'menti di paese' di tutto il mondo a capire che quello di 'normalità' è un concetto di un'elasticità sorprendente, forse il motivo è lo stesso.
Perchè non riconoscere un diritto ugualitario ad una persona(dal momento che, in ogni caso, è di persone che si tratta)solo perchè possiede un orientamento sessuale diverso da quello che la tua ridotta 'normalità' ti lascia concepire?

'Vorrei capire, perchè un omosessuale dovrebbe avere più diritti di me?'

Più diritti di te? Scusa, e chi l'ha detto? No, perchè se l'ha detto davvero qualcuno, be', direi proprio che me lo sono perso.
Questa necessità di sentirsi subito privati di qualcosa di proprio per darlo ad un altro. Ma chi l'ha detto? Si tratta di condividere un diritto, che, in quanto tale dovrebbe appartenere a TUTTI. Nessuno sta parlando di 'trattare meglio', non si tratta di specie a rischio di estinzione o creature da proteggere, ma di persone a cui va concesso qualcosa, perchè è giusto così, that's it.

'Non parliamo delle adozioni. Un bambino cresce male con due mamme o due papà. E poi mi chiedo, perchè dovrebbero affidare un bambino ad una coppia gay, piuttosto che ad una coppia etero?'.
N.B. Oh, in questo momento mia nonna mi ha guardato scuotendo la testa in segno di disapprovazione, dicendo 'che schifo'. Credo di averla volontariamente fulminata con lo sguardo.

Il discorso, anche qui, è quello di prima. Non è scritto da nessuna parte che un bambino cresciuto da una coppia gay venga su traviato. Il figlio di una coppia omosessuale e quello di una coppia etero possono crescere  ugualmente bene o male, perchè nell'educazione di un figlio quello che conta non è il numero di mamme e papà che ha, ma i valori che gli si trasmettono. Che poi il problema che possa sorgere è quello della discriminazione del bambino, è un altro conto. Qui parliamo già di una società malata, poco aperta al futuro. Ed è col discorso di prima, quello parallelo al femminismo, che, si spera, si allargherà la mentalità della gente nel mondo.
Se in Italia, poi, il problema delle adozioni è altrettanto grave, è un altro conto, una piaga all'origine e non centra con quello di cui stiamo parlando.

Di affermazioni omofobe ieri ne ho sentite a centinaia e, per quanto la questione non mi riguardi personalmente, mi hanno ferita. Questo diffuso complesso di 'sei gay, mi sta bene, ma non dirmi che io e te siamo alla pari' è uno dei più profondi virus della società. Nessuno nota la disumanità che vi è contenuta e mi chiedo come diavolo faccia a non vederla.

Noi siamo la società, l'ignoranza dovrebbe essere un crimine punibile dalla legge.
Noi possiamo cambiare, e mi dicano pure che sono progressista, mi appellino come gli pare, ma mi auguro che in poco tempo questa mentalità così chiusa, si apra o perlomeno si trovi un punto d'incontro, a metà.

Einstein diceva : ' La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre.'
E, ditemi, non credete forse che abbia almeno un po' di ragione?

Antarta xxx


9.5.12

CHE COSA HAI SOGNATO STANOTTE??? PUNTATA 2

Hello, popolo Antartoso!
Qui la vostra Antarta, sempre più British, sempre più ROCK, sempre più priva di neuroni adeguatamente funzionanti...eh, che volete, potrei utilizzare la scusa della "vecchiaia", ma di vecchiaia(grazie a Dio, oppure no..) non si tratta affatto; è solo un naturale processo di carbonizzazione delle sinapsi della sottoscritta qui presente che, quotidianamente, a qualsiasi ora, causa QUALSIASI COSA CHE VADA DA NEWS ECCITANTI a NEWS SCONFORTANTI a NEWS E BASTA, continua a guadagnare spazio nella propria testa da riempire come meglio crede(e questo lo potete immaginare anche da soli..)...
C'è chi si frigge il cervello con le droghe e con l'alcool, la vostra Antarta lo fa naturalmente, risparmiando e traendone i medesimi "benefici"...non è spaventosamente attraente???

Ok, la pianto...A parte gli scherzi, che poi tanto scherzi non sono mica e va be', BENTORNATI tutti quanti nel nostro folle blog!!! Come ve la passate? E mi trovate più esaltata del solito?
Devo scusarmi nuovamente per la mia assenza da AntarVille durata diversi mesi; stavolta non c'è stato bisogno dell'intervento di Vicky a incitare me e la redazione, come è accaduto la scorsa volta, cosa che volevo evitare accadesse, non perchè non mi faccia piacere, anzi, ma perchè indicava che il mio allontanamento da AntarVille era durato fin troppo, e questo non poteva assolutamente andare bene...



E quindi, eccomi qui, per tutti voi lettori, con un nuovo laborioso post, il secondo e tanto atteso post sui sogni!
Allora, il tempo di scegliere un bel CD di sottofondo che mi ispiri questo scritto che dovevo realizzare da tanto tempo, ma che ho organizzato in due pomeriggi scarsi...mmmhhh...vediamo...penso che Absolution vada più che bene...Ecco qui...Tutto pronto per cominciare!

Allora, ho riletto dopo parecchio tempo i vostri commenti al primo post ed eccovi, dalle mie ricerche, un po' di significati:
@Misteriosa Mal, iniziamo con te, prima a commentare...Per quanto riguarda il sogno su Londra, ogni elemento (tu venticinquenne, vestita da punk, a Londra, in uno stadio a suonare con i Muse), fa immaginare che sia una sorta di tuo grande desiderio che si mostra nel tuo subconscio, emergendo come un sogno spettacolare...che dirti, coltiva questo sogno e rendilo realtà, perchè no!
Al contrario, se guardiamo il sogno dell'omicidio di tua nonna per mano di un'ape, il libro dice che sognare un'uccisione, vuol dire che è avvenuto un cambiamento in te stessa, in ogni caso, indipendente dal defunto...Se ti devo dire la mia, per esperienza personale, sognare la morte di qualcuno, è semplicemente frutto di una nostra preoccupazione o di una incomprensibile elaborazione del nostro cervello, che mette insieme tanti pezzi e ne viene fuori un cosa del genere...E poi, si dice che allunghi la vita, quindi, per quanto brutto, che ben venga! L'ape che punge o uccide, è simbolo di pettegolezzi e maldicenze, ma in questo caso, credo che tu abbia visto semplicemente la puntata di Agatha Christie del Dottore...XD!
@Bie Bie Sofy, come te la passi? Mi ero dimenticata del tuo sogno, è ufficialmente agghiacciante...Anyway, non provo nemmeno a cercare "Voldemort" sul libro, trovo molto difficile che ci sia! Anche questo è un frutto della tua fantasia...Nuotare, vuol dire avere buona fiducia in se stessi, sapere di poter andare e ritornare sui propri passi, il che è positivo per te! Sfrutta la tua sicurezza!
@Dolce Vicky...Per essere l'unico sogno che ricordi, caspita, non è che sia un qualcosa di proprio piacevole! Ma come non ricordarlo! La tua incapacità di riaccendere il computer, può essere interpretata come la paura di non riuscire in qualcosa nella vita quotidiana...Non so di cosa potesse trattarsi, ma era un timore che ti attanagliava in quel periodo, probabilmente...di conseguenza la bambola, che rappresenta la necessità e la voglia di cambiare e l'occhiolino, l'invito a farlo, a cui tu, spaventata scappavi, fuggendo, di conseguenza, alle tue paure...e il cerchio si chiude perfettamente!
@E arriviamo a lui, l'affascinante JACK BOND, avvolto da un velo di mistero e da una distesa d'acqua...il mare agitato tutt'intorno, indica la tua reazione al cambiamento(in questo caso il tuo trasferimento in America), ma indica che puoi affrontarlo con molta forza e sei già pronto a farlo...ma nonostante ciò, temi l'essere solo e lo dimostri con l'assenza di risposte dai tuoi coinquilini(si tratta della presenza di emozioni inespresse, rappresentata dalla tempesta)...le fiamme sono il segno della rischiosità di nuovi progetti che si vuole intraprendere...tu, nel sogno, consigli a te stesso di fuggire da qualcosa di rischioso...è qualcosa di benevolo, ma la tua cocciutaggine(probabilmente) ti impedisce di farlo! Ascolta di più i tuoi sogni, mio caro Jack!

E qui ho concluso la mia analisi sui vostri "elaborati notturni"...Soddisfatti?
Che sudata...Avevo intenzione di raccontarvi un sogno lungo e complesso fatto, qui, dalla più bella redazione del mondo (♥), ma il post è già troppo lungo...E poiché è un peccato accorciare il sogno, che ristretto non renderebbe(per capirlo, ci abbiamo messo tre giorni, e non ci siamo riuscite nemmeno per intero..), ho deciso di dedicare la terza puntata completamente a quel sogno! Mantenete la suspense fino alla prossima volta, guys...

Il mio consiglio a tutti voi è che, come diceva Walt Disney, "se puoi sognarlo, puoi farlo", il che risulta molto, MOLTO incoraggiante per me(uuuhh!), ma DEVE e dico DEVE esserlo anche per tutti voi!
Chiaro?

E intanto Absolution è finito da un pezzo...Let's dream what you want!
Antarta xxx

P.S. E se sognate dei defunti, mi raccomando ai numeri.


7.1.12

CANTA CHE TI PASSA...PUNTATA 5

Salve a tutti e buon 2012, accaniti abitanti di AntarVille! Qui Antarta che vi parla, di ritorno dopo tre mesi, se non di più, nel nostro blog! Devo scusarmi per la mia lunga assenza da qui, ma, come vi avevo accennato nei commenti,  la scuola, gli impegni vari, mi hanno impedito di dedicare il mio tempo a scrivere anche un solo post, su una sola idea di cui la REDAZIONE di AntarVille, posso assicurarvi, è assurdamente colma! Ma ora sono qui, a parlare con voi lettori, FINALMENTE!
E' mio dovere ringraziare la dolce Vicky, che mi ha incitato a muovermi...qualche volta serve qualcuno che dia un incoraggiamento e proprio stavolta Antarta ne aveva bisogno...
Ma non vi scoccio oltre con i miei sproloqui, alla fine l'importante è che noi siamo qui, io a parlarvi e voi ad ascoltarmi, io a scrivere e voi a leggere le mie parole...come avete di sicuro notato dal titolo, è tempo di tuffarci in un altra puntata di "CANTA CHE TI PASSA"!
Nella sua lunga assenza, Antarta, insieme alla sua redazione, ha avuto la possibilità di conoscere e senz'altro apprezzare(credo sia molto riduttivo come termine, ma è l'unico che mi viene in mente al momento...) nuove band e come sempre vuole condividere con voi le sue SCOPERTE...

Nell'ultima puntata, ci eravamo lasciati con UNDISCLOSED DESIRES dei Muse, of course.
Quest'oggi, parliamo di un gruppo che ha avuto il suo primo esordio discografico(come mi suggerisce la redazione) nel 1997( il mio stesso anno di nascita, che bello! Ignoratemi...) nei territori di Elisabetta II, posti da visitare per tanti motivi, e tra i primi ci sono proprio loro, gli SNOW PATROL.

La band ha subito una serie di trasformazioni nel corso degli anni; la formazione attuale risulta composta da Gary Lighbody(voce e chitarra), Nathan Connolly(chitarra, backing vocals), Paul, detto Pablo, Wilson(basso, backing vocals), Tom Simpson(tastiera), Jonny Quinn(percussioni). 


Penso che la foto renda bene...è artistica, ma se al posto loro(i tre a destra in particolare...) ci fossero altri soggetti, non credo renderebbe allo stesso modo...

Comunque sia (e state tranquilli che è come dico io...), quest'oggi voglio proporvi un singolo dall'ultimo album  "FALLEN EMPIRES" sul commercio da novembre 2011. 

Copia autografata di FALLEN EMPIRES. No, non è mia..




Parliamo di "Called Out in the Dark", seconda traccia dell'album. In basso, testo, traduzione e official video.


TESTO
CALLED OUT IN THE DARK

It's like we just can't help ourselves,
'cause we don't know how to back down.
We were called out to the streets,
we were called into the towns.

And how the heavens, they opened up,
like arms of dazzling gold.
With our rain washed histories,
well they do not need to be told.

Show me now, show me the arms aloft,
every eye, trained on a different star
this magic,
this drunken semaphore
and I

We are listening
and we're not blind,
this is your life
this is your time.

We are listening
and we're not blind,
this is your life
this is your time.

I was called out in the dark,
by a choir of beautiful cheats.
And as the kids took back the parks,
you and I were left with the streets.

Show me now, show me the arms aloft,
every eye, trained on a different star
this magic,
this drunken semaphore
and I

We are listening
and we're not blind,
this is your life
this is your time.
We are listening
and we're not blind,
this is your life
this is your time.
We are listening
and we're not blind,
this is your life
this is your time.
We are listening
and we're not blind,
this is your life
this is your time.

TRADUZIONE
CHIAMATO FUORI NEL BUIO

E’ come se noi non riuscissimo ad aiutare noi stessi,
perché non sappiamo come fare marcia indietro.
Siamo stati chiamati nelle strade,
siamo stati chiamati nelle città.
E come i cieli, si sono aperte,
come braccia d’oro abbagliante.
Con le nostre storie lavate dalla pioggia,
be' non hanno bisogno di essere raccontate.
Mostrami ora, mostrami le braccia in alto,
ogni occhio puntato su una stella diversa
questa magia,
questo semaforo ubriaco
ed io
Stiamo ascoltando
e non siamo ciechi,
questa è la tua vita
questo è il tuo momento.
Stiamo ascoltando
e non siamo ciechi,
questa è la tua vita
questo è il tuo momento.
Sono stato chiamato fuori nel buio,
da un coro di bellissimi inganni.
E come i bambini che ripresero i parchi,
tu ed io siamo stati lasciati con le strade.
Mostrami ora, mostrami le braccia in alto,
ogni occhio puntato su una stella diversa
questa magia,
questo semaforo ubriaco
ed io
Stiamo ascoltando
e non siamo ciechi,
questa è la tua vita
questo è il tuo momento.
Stiamo ascoltando
e non siamo ciechi,
questa è la tua vita
questo è il tuo momento.
Stiamo ascoltando
e non siamo ciechi,
questa è la tua vita
questo è il tuo momento.
Stiamo ascoltando
e non siamo ciechi,
questa è la tua vita
questo è il tuo momento.

CALLED OUT IN THE DARK - OFFICIAL VIDEO









E questo è il video ufficiale...non lo trovate TENERISSIMO? Decidete voi se il video o lui...con quegli occhioni azzurri e i ricciolini...anche io ci voglio ballare! Come avrete di certo capito, io ho scelto lui...perdonate ancora una volta le mie pazzie antartose...
Che altro posso dirvi...mi sono già dilungata abbastanza...
Spero che sia stato un bel ritorno in AntarVille, per tutti, proprio tutti...
Commentate numerosi!!!
Cheers(me lo sentirete dire molto spesso...)!

Antarta xxx

3.9.11

POST DI FINE ESTATE...

Un caloroso abbraccio(caloroso anche perchè dalle mie parti fa un caldo soffocante...) a tutti gli amici antartini e antartosi, che siano in aria, per terra, in mare, in piscina, in un bosco, in auto, in aereo, in treno, in elicottero, in paracadute, in deltaplano, in una DeLorean, in una Ford Thunderbird, in un TARDIS e non mi hanno avvisato o in un misterioso e piovoso vicolo...Bentornati, insomma, in AntarVille!
La vostra Antarta ha avuto un'estate davvero molto impegnativa e che, per fortuna, non è ancora finita... nonostante mi sia lasciata scappare il "Leeds Festival 2011" al quale hanno partecipato (sigh sigh!) anche i MUSE...
Ma ora non mi va di piagnucolare su questo come spesso mi trovo a fare senza rendermene conto, dunque dunque... COME E' ANDATO IL VOSTRO "SUMMER TIME"???
Spero sia stato rilassante per tutti, l'estate d'altronde è un treno che ti porta via dai pensieri quotidiani per un po', anche se poi ti ci riporta sempre, sebbene tu rivolteresti il mondo pur di tirare il freno d'emergenza e bloccare il viaggio di ritorno, ma poi ti ci riabitui in fretta...ora, lasciate perdere il mio asfissiante giro di parole, che non so se abbia o no un senso, ma lo spero, e arriviamo al dunque...
Vorrei raccontarvi, in questo semplice post informativo, una mia esperienza di questa estate...Sapete benissimo che la vostra cara Antarta non è lucida al massimo nella maggior parte delle volte, diciamo che è un tantino folle, tanto che è stata disposta a passare dieci ore, sotto il sole cocente, ai piedi di Palazzo Margherita, in Bernalda. Alcuni di voi avranno già capito a cosa mi sto riferendo: ebbene sì, sto parlando del "matrimonio Coppola" avvenuto il 27 agosto, a Bernalda, appunto. Io ero lì, esattamente una settimana fa (anche se avrei desiderato che la redazione di AntarVille fosse con me), confusa tra i paparazzi, appoggiata ad una Nissan color indaco con un libretto in mano, in attesa di un autografo da un attore famoso... sinceramente non ero interessata alla sposa(Sofia Coppola) né allo sposo(Thomas Mars, cantante dei Phoenix), anche perchè conosco a malapena entrambi, ma ciò che mi aveva attirata lì, erano soprattutto gli invitati: i Bernaldesi spifferavano ai vari fan o paparazzi che fossero che la sera prima c'era stata la festa di addio al nubilato di Miss Sofia, in un locale del paese e a cui avevano partecipato Al Pacino, Nicolas Cage, Johnny Depp, Silvester Stallone e alcuni dicevano anche Sharon Stone, con i rispettivi coniugi, i quali alla fine della cena, tutti insieme, passeggiavano allegramente indifferenti per il corso di Bernalda...
Anch'io ho fatto un po' "il paparazzo" a Bernalda e ho deciso definitivamente che non farò quel mestiere in un ipotetico futuro: no no, è davvero stressante... tutti appiccicati alla porta d'ingresso, ogni volta che l'abile maggiordomo di casa Coppola ne apriva uno spiraglio per far uscire il ragazzo del fioraio o la sarta o un membro del servizio catering, fulminei gli obiettivi penetravano tra le assi di legno cercando di fotografare anche un pezzettino di muro, per poter scrivere sul loro giornale "Questo è il muro interno del Palazzo Margherita" in modo tale che i lettori credessero che quelli di quel giornale fossero riusciti ad entrare nel Palazzo e che quindi meritassero di più... Sono convinta che questo mondo di cui fanno parte i paparazzi, sia qualcosa di sospeso tra realtà e fantasia, il classico "castello in aria"... e quando si rassegnavano che non c'era nulla da fare, che non sarebbero mai riusciti a fotografare un VIP o non sarebbero mai entrati all'interno, giravano tre o quattro volte l'enorme isolato cercando un ingresso secondario(che, per logica, seppure ci fosse stato, non sarebbe mai stato visibile ai loro occhi...) e alla fine, quando erano proprio senza speranza, andavano a fotografare il camion-frigorifero in cui erano accatastati i fiori che dovevano essere ancora sistemati per bene, il che sarebbe avvenuto all'interno del palazzo... Cose dell'altro mondo, che certe volte mi hanno fatto sorridere. Confesso, più di una volta ho pensato "Ma quanto sono scemi...", ma scommetto quello che volete che anche voi al mio posto l'avreste detto!
Insomma, fine della storia, dalle CITROEN bianche messe a disposizione della famiglia per portare gli invitati, sono venuti fuori solo parenti stretti del marito o della moglie, emeriti sconosciuti con i loro bei bimbi, per la maggior parte biondi, spaventati dai flash delle macchine fotografiche...alcuni, anzi, si sentivano strani nel ricevere così tanta attenzione dall'intera piazza e una volta fatta la corsa sui tacchi fino alla porta, erano disposti ad uscire sul balcone a fotografare la gente in basso, quasi onorati della considerazione che ricevevano...
Nessun VIP, uguale, nessun autografo... la vostra Antarta è tornata a bocca asciutta a casa, ma mi è d'obbligo raccontarvi "un fatto nel fatto" davvero esilarante!
Durante la mattina del 27, da un angolo di fronte al Palazzo, arrivano cinque ragazzi vestiti molto "all'americana"(camicia fuori dai pantaloni, cappelli, capelli lunghi e sciolti, cravatte molto larghe intorno al collo, anelli, bracciali, sigaretta in bocca...), alcuni di loro peraltro davvero molto carini(scusate l'apprezzamento), che parlano in un inglese sguaiato. La folla si apre, loro camminano da divi, salutando. Nessuno sa chi siano, ma tutti ipotizzano che siano un gruppo musicale invitato alla festa. I paparazzi si accalcano su di loro, c'è chi pur non conoscendoli decide di farci una foto insieme... Ma intanto loro non entrano, anzi, rimangono tra la folla a chiacchierare e fumare, strano no? Infatti, dopo pochi minuti veniamo a sapere che è uno scherzo, loro sono italianissimi e non invitati e che quell'inglese sguaiato che chiunque giurava di aver sentito, non era altro che dialetto potentino. E loro si sono divertiti come pazzi e i paparazzi ci hanno fatto la figura delle trote!

Ora mi fermo, vi ho già annoiati abbastanza...ma ritornerò con la mia redazione a raccontarvi altro delle mie vacanze! E voi fate lo stesso nei commenti!
Prima di lasciarvi, però, vi presento un video girato a Bernalda con la mia videocamera, che ritrae Francis Ford Coppola, alle prese con i paparazzi, unico coraggioso che li ha soddisfatti. Perdonate la confusione all'inizio della ripresa e perdonate l'espressione "poco gentile" usata da un paparazzo...e se non la cogliete è meglio. Scusate, ma non è colpa mia...



E ricordate che l'estate non è finita, abbiamo ancora tanto di quel tempo per divertirci!
A presto!
Antarta xxx

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